20 novembre 2006

Casaclima - Casacubo

La composizione dell'involucro edilizio svolge un ruolo importante nel bilancio energetico dell'edificio.
E' noto che un involucro articolato aumenta la superficie disperdente e i ponti termici, quindi determina un
peggior rendimento energetico dell'edificio.
Quale ambiente urbano dobbiamo attenderci dalla diffusione delle caseclima?
(http://www.provinz.bz.it/umweltagentur/2902/news/news_i.asp?cate_id=0&HLM=1&pag=1)
Quale punto di equilibrio si può trovare fra l'esigenza dell'efficienza e del risparmio energetico e la qualità della composizione architettonica delle nostre città?
Credo che il problema si ponga con particolare rilievo se si osserva la più diffusa tipologia di "caseclima", ovvero la casa singola su lotto.
Probabilmente l'articolazione degli edifici in linea su fronte stradale o a isolato urbano può contribuire tanto ad una miglior rendimento energetico quanto ad una migliore vivibilità dell'ambiente costruito.
Insomma, l'equilibrio, forse, si trova combattendo la villetta a schiera, la casa singola frutto del narcisismo architettonico o dell'isolazionismo borghese, qualunque rendimento energetico queste abbiano,
Non accettando lo sprawl che devasta il territorio, oltre che il clima.
Stefano Staro